Marco Arturo Romano: ” A Viterbo possiamo fare grandi cose”
Arriva il Catanzaro, fresca capolista solitaria del girone meridionale di serie C, una sfida da far tremare i polsi e che il nuovo presidente della Viterbese Marco Arturo Romano seguirà con grande trepidazione nel suo posto d’onore in tribuna. Sarà la terza passerella al Rocchi con tanto di sciarpa al collo tra quei tifosi che dovranno diventare un valore aggiunto per questi colori e che hanno stabilito già un legame solido con lui. Dopo una estate difficile, complessa, faticosa iniziata prima con la trattativa societaria, per arrivare alle ultime vicende tecniche, il campionato ha emesso già i primi quattro vagiti. “Sarò sicuramente molto emozionato – ammette il neo presidente gialloblù – come sempre e come ogni partita non lo nascondo, mi aspetto la collaborazione dei tifosi e della città e chiedo a loro di avere pazienza perché il nostro è un progetto a medio termine e a Viterbo possiamo fare grandi cose. Punteremo molto sui giovani e per questo abbiamo messo a disposizione di Lopez altre due promesse, Davide
Sibilia, (ndr centrocampista classe ’99,cresciuto nella primavera del Genoa e che era da tempo aggregato alla rosa a disposizione di mister Giovanni Lopez e che nella scorsa stagione ha vestito la maglia dell’Albissola disputando il campionato di Serie C, collezionando 27 presenze ed 1 gol) e Marco Simonelli (ndr attaccante classe 2000 arriva in gialloblu dopo aver disputato le stagioni 2017/2018 e 2018/2019 nella Primavera del Frosinone, dove ha collezionato 38 presenze e 8 reti). Il mercato è ufficialmente chiuso ma dopo il colpo Culina siamo vigili sui tanti svincolati che possano essere utili al progetto ed alla causa gialloblù, soprattutto alla luce delle ultime problematiche legate alle condizioni di Tounkara per il quale si teme un mese di stop”. L’ultimo colpo di mercato è quello del centrocampista Nicholas Bensaja, classe ’95, scuola Roma, lo scorso anno all’Imolese dove ha disputato 39 partite, ma con trascorsi in serie C anche con Paganese, Catanzaro e Aquila. E la città sembra rispondere anche nelle sue istituzioni: “Con l’amministrazione c’è una proficua collaborazione ma chiedo ancora un ultimo sforzo, quello della nuova tribuna (la ex Prato Giardino) perchè noi guardiamo al futuro con ambizione, magari non sarà il prossimo anno ma il nostro obiettivo è quello di portare un giorno questi colori in serie B. Questa sarà una stagione di assestamento, di transizione, ma sono fiducioso e sono ottimista alla luce delle prime uscite di campionato. Giocheremo con la coccarda tricolore sul petto, un grande motivo di orgoglio e di questo debbo ringraziare il presidente Camilli per quello che ci ha lasciato in campo ma soprattutto una società sana. Dico ai tifosi di starci vicino, di avere pazienza e di aiutarci soprattutto nei momenti difficili. Alla squadra dico di credere nelle proprie possibilità perché siamo forti e lo dovremo dimostrare sul campo”. Intanto però Romano ha dovuto toccare con mano la dura realtà del campionato soprattutto per quanto riguarda le cosiddette “giacchette nere” che non sono state certo eque nei confronti dei gialloblù in questo avvio: “Sono indignato per quanto successo al Massimino in occasione del calcio di rigore concesso al Catania. Giochiamo in un campionato professionistico e certi errori non sono tollerabili. Chiamerò personalmente e in via informale il Presidente Ghirelli per far presente quanto accaduto. Sin dall’inizio del campionato abbiamo subito ingiustizie arbitrali che non meritiamo, a partire dal rigore di Bari, fino all’arbitraggio nella gara casalinga con il Picerno. Ci vuole rispetto ed equità di trattamento poiché ci sono moltissime persone che lavorano ogni giorno per questa squadra e ciò che è successo a Catania non è tollerabile. Nei prossimi giorni avvieremo ufficialmente una protesta per far valere i nostri diritti e per far sì che determinati errori non vengano più commessi”. In bocca al lupo presidente.
Claudio Petricca