Taurino pre V.Francavilla: “Il nostro stadio deve essere un fortino”

Viterbo, 22 dicembre 2020 – Domani allo stadio “Enrico Rocchi” di Viterbo i gialloblù saranno in campo per la giornata numero diciassette del girone C. Alle ore 15 la Viterbese ospiterà  la Virtus Francavilla,  formazione che ha raccolto diciotto punti in sedici partite. Di seguito le parole di mister Roberto Taurino nel corso della conferenza stampa della vigilia.

Mister, la Virtus Francavilla può essere definita un avversario scorbutico?

“Si, è una piazza dove ho lavorato e conosco l’attenzione e la professionalità che ci mette la società. Per noi sarà una partita veramente complicata contro una squadra che in questo momento è a metà classifica. In questa stagione hanno avuto qualche problemino all’inizio soprattutto per le assenze di due pezzi pregiati come Vazquez e Perez. Secondo me è una squadra che ha dato continuità ad un progetto tecnico con calciatori che giocano insieme già da due anni. Insomma una squadra ben rodata in questa categoria che darà filo da torcere a tutti. Domani sarà una vera e propria battaglia dove noi dovremo mettercela tutta per fare risultato”.

Rientrando Mbende, possiamo ipotizzare il suo impiego sulla corsia destra con Baschirotto e Markic da centrali?

“Abbiamo avuto praticamente un allenamento per preparare la partita. Come sempre cercheremo di mettere la formazione migliore senza stravolgere le caratteristiche dei nostri calciatori”.

Come si ferma un calciatore come Federico Vazquez?

“La bravura dei calciatori importanti è quella di avere più soluzioni, lui è bravo a venire incontro ma anche ad attaccare lo spazio. Su Vazquez, come su tutti, si deve difendere bene da squadra”.

Quanto può pesare il “tabù Rocchi” nella mente della squadra?

“Io non ho avuto questa sensazione di tabù però poi nei 90 minuti l’emotività cambia. Se dovesse essere così, mi auguro di togliercelo il prima possibile, magari già domani. In questo momento, al di là delle difficoltà, i punti che mancano sono proprio quelli in casa. Con quei 4/5 punti in più la squadra navigherebbe in un’altra posizione in classifica e con quel pizzico di entusiasmo si potrebbe anche osare qualcosa. Ma questo ormai fa parte del passato. Domani sarà una partita importante ma questa voglia di vincere in casa non deve essere un peso ma deve rappresentare una spinta. Questo stadio deve diventare il nostro fortino, non deve essere terra di conquista”.

Sette punti nelle ultime quattro partite così come nelle prime dodici gare, è un attestato di crescita?

“Da questo punto di vista devo dire che la rabbia più grossa deriva dalla partita contro il Catania. Magari avremmo preso solo un punto ma sarebbe servito a dare continuità di risultati. Naturalmente un punto non fa la differenza in classifica ma avrebbe dato solidità alle ultime prestazioni e ci avrebbe permesso di lavorare con maggiore consapevolezza”.

Secondo lei dove rende maggiormente Falbo, da esterno basso o alto?

“Luca può fare sia il quarto in una difesa a quattro sia il quinto nel 3-5-2. Ha delle buone qualità e, soprattutto, ha un approccio al lavoro molto professionale. È un ragazzo che viene dalla Primavera e, quindi, deve solo calibrarsi rispetto a questa “nuova” categoria. Si tratta solo di un adattamento, sono convinto che farà bene”.

Come sta fisicamente Eros De Santis?

“Sta bene, domenica era in ballottaggio ma poi ho fatto un’altra scelta. Eros sta bene ed è a disposizione come quasi tutti. Mancheranno Bensaja che è squalificato e Besea che ha avuto un fastidio”.