La storia dell’Unione Sportiva Viterbese Calcio iniziò nel 1908 nel campo di gioco “Tomassucci”, situato nell’odierno quartiere Paradiso. I primi campionati ufficiali disputati dalla Viterbese risalgono al periodo (1924-1925) con una squadra composta da molti militari. Nel 1930-1931 venne inaugurato lo Stadio della Palazzina, ma gli anni successivi la squadra disputò soltanto campionati minori.
Una volta terminata la seconda guerra mondiale, vi fu, dapprima, il problema della ricostruzione del campo di gioco andato completamente distrutto dai bombardamenti e che solo grazie ad alcuni sportivi e tifosi volontari si riuscì ad allestire; poi, quello di avere una squadra che potesse partecipare al campionato provinciale.
LA VITERBESE VINCE LA COPPA ITALIA DI SERIE C 2018/2019
TIMELINE
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale agli Anni ’80
Nel 1945-1946 la Viterbese venne ammessa al campionato di Serie C e vi rimase fino al 1948, anno in cui retrocesse. In quell’annata giocò anche il famoso telecronista Sandro Ciotti. Gli anni successivi portarono grandi risultati anche se la società era sempre alla ricerca di presidenti capaci soprattutto economicamente di garantirle il salto di qualità. I campionati si susseguirono senza molti sussulti fino alla stagione 1960-1961 quando un gruppo di dirigenti decise di costituire una nuova squadra nel capoluogo. Nacque così l’A.C. Viterbo che rilevò il titolo di categoria del Montefiascone e partecipò allo stesso campionato della Viterbese (Prima Categoria) disputando così il primo derby tra biancorossi e gialloblu. La squadra biancorossa resistette soltanto due anni, per poi cedere il titolo per problemi finanziari.
Nel 1964-1965 con l’allenatore ungherese Bela Kovacs si sfiorò la promozione in Serie D, ma soltanto nel 1967 la Viterbese approdò a quella che allora era laQuarta Serie. Fu l’anno del presidente Enrico Rocchi, il quale riportò la Viterbese in Serie C ove nel primo anno i gialloblu furono inseriti nel girone meridionale e le difficoltà non furono poche.
Nel 1972-1973 ci furono le dimissioni del presidente Rocchi e la retrocessione in Serie D facendo aspettare altri due anni prima di ritrovare la Viterbese in Serie C, dove nel 1975 vinsero la concorrenza del Civitavecchia Calcio. A guidare la squadra fu confermato Persenda, il quale però non riuscì a ripetere l’exploit dell’anno precedente e quindi, i gialloblu furono costretti a ritornare tra i dilettanti per la peggiore differenza reti.
Gli anni ’80 sono stati caratterizzati da continue difficoltà societarie culminate con la retrocessione nel campionato diPromozione, inferno dove la Viterbese rimase per tre anni.
Con l’arrivo di Omar Sivori i gialloblu tornarono nel Campionato Interregionale nel 1988, ma nel 1991 la squadra retrocesse di nuovo e solo un ripescaggio permise alla squadra di rimanere nell’Interregionale. Il 1991-1992 sembra l’anno decisivo per il grande salto; la squadra viene affidata a Berrettini e la Viterbese, dopo un avvio stentato, ingranò la marcia e all’ultima giornata era a pari punti con Acilia e L’Aquila al primo posto in classifica. Nell’ultima giornata di campionato è di scena a Grosseto contro la squadra locale già matematicamente retrocessa, con una vittoria si andrebbe agli spareggi promozione. La gara viene disputata di fronte a tantissimi tifosi accorsi da Viterbo ma l’uno a uno finale lascia l’amaro in bocca a tutti: mai negli ultimi anni si era riusciti ad andare così vicini alla promozione in Serie C. Nella stagione successiva arrivò Angelo Deodati e la squadra ottenne un terzo posto dietro alla Maceratese e al Forlì.
Nel 1993-1994 con il Teramo vincitore del torneo, la Viterbese incontrò nel proprio girone la declassata Ternana oltre ai tradizionali e più quotati rivali.
Nel 1994-1995 dopo 18 anni la Viterbese ritornò in Serie C2 con un continuo testa a testa contro la Ternana fino alla penultima giornata, quando i rossoverdi andarono via da Viterbo con il risultato finale di 1-1. La domenica successiva a Perugia, la Viterbese, di fronte a quasi duemila tifosi gialloblu accorsi al Curi vinse 2-1 contro la Pontevecchio fu promossa in Serie C2. L’anno successivo, la Viterbese raggiunse i play-off per la Serie C1 nella gara in casa contro il Giulianova.
Nel secondo anno tra i professionisti (1996-1997) la Viterbese cominciò bene ma poi, nonostante rimanga sempre nelle zone alte della classifica, a fine campionato non raggiunse i play-off e per il terzo anno consecutivo la squadra affrontò il campionato di Serie C2; questa volta nel girone centrale. La Viterbese partì bene e fino alla 12ª giornata si trovò a combattere per il primo posto in classifica contro la SPAL. Tuttavia i gialloblu disputarono un pessimo girone di ritorno terminando il campionato ad un passo dai play-off. Nel 1997-1998 arrivò a Viterbo il presidente Luciano Gaucci che in pochi mesi rivoluzionò la società e dopo poche giornate di campionato esonerò l’allenatore Iacolino, e al suo posto chiamò Paolo Beruatto, che cambiò completamente l’andamento nel torneo. Creando un gruppo molto compatto, arrivò in testa alla 14ª giornata non lasciando più la vetta della classifica, ottenendo la promozione in Serie C1.
Gaucci, l’anno successivo, chiamò per la prima volta nella storia del calcio un allenatore donna, Carolina Morace che improvvisamente fece salire alle cronache su tutte le televisioni nazionali e internazionali la squadra gialloblu. Alla 2ª giornata la Morace in disaccordo con il presidente si dimise e al suo posto arrivò Roselli dove la permanenza a Viterbo durò solo cinque giornate venendo sostituito da Paolo Stringara. Alla 28ª giornata anche Stringara venne esonerato e arrivò Maurizio Viscidi che portò i gialloblu ai play-off incontrando l’Ascoli e venendo eliminato in semifinale per la serie B.
Primi anni 2000: i gialloblu sfiorano la promozione in Serie B
Gaucci abbandonò la presidenza e venne sostituito da Gennaro Aprea, senza prospettive di un campionato di vertice. Dopo poche giornate gli allenatori Dell’Orto eAngelo Gregucci vennero esonerati e arrivò Fausto Silipo. I risultati però non arrivarono, ed anche Silipo venne allontanato chiamando al suo posto Pietro Paolo Virdis. Nonostante l’avvicendamento, la squadra precipitò nelle zone basse della classifica e quando tutto ormai sembra compromesso il presidente Aprea chiamòRosolino Puccica, il quale riuscì ad evitare la retrocessione diretta arrivando ai play-out nello spareggio salvezza con la Nocerina vinto 1-0 e nel ritorno di Nocera Inferiore (1-1) con salvezza finale.
Nel 2001-2002 venne confermato Puccica, ma i gialloblu vengono descritti dai giornali coma una squadra di ragazzini, destinati alla retrocessione diretta, invece la squadra viaggiò per buona parte del campionato nella zona alta della classifica.
La stagione 2002-2003 si aprì con Gennaro Aprea e si concluse con Fabrizio Capucci come presidente che con il suo arrivo iniziò un periodo positivo della squadra che tornò a giocare a calcio trascinata dal capitano Martinetti e da Vincenzo Santoruvo risalendo dal fondo classifica e raggiungendo la salvezza matematica con una domenica di anticipo.
Nel campionato 2003-2004 la Viterbese per ben 15 giornate nel girone di andata rimase in testa alla classifica, ma nel girone di ritorno, gli otto pareggi ottenuti ne precludono la vittoria finale. I play-off per la Serie B vennero comunque raggiunti e nella semifinale con l’Acireale, la Viterbese vinse 2-1 in Sicilia e 1-0 in casa.
Nella finale però nonostante una buona prova la Viterbese in casa non riuscì ad andare oltre lo 0-0 contro il Crotone e nel match di ritorno a Crotone, i gialloblu subirono una sconfitta per 3-0. La serie B resta, quindi, ancora un sogno per i tifosi gialloblu.
L’anno successivo la Viterbese non venne iscritta al campionato di Serie C1 e il presidente Capucci vendette la squadra a Greco, il quale non presentò lafideiussione per l’iscrizione. Dopo un’estate travagliata, l’Unione Sportiva Viterbese Calcio venne definitivamente estromessa dal campionato di Serie C1.
La nascita dell’Associazione Sportiva Viterbo Calcio
Nell’estate 2004 nacque l’Associazione Sportiva Viterbo Calcio, che grazie al lodo Petrucci venne ammesso al campionato di Serie C2 con Angelo Venanzi presidente. In panchina venne chiamato il tecnico Carlo Susini che, nonostante la partenza in ritardo, viene formata una squadra all’ultimo momento. L’inizio sembrò positivo, ma poi cominciarono le sconfitte e i gialloblu crollarono inesorabilmente in fondo alla classifica dove nemmeno Giuseppe Galderisi riuscì ad evitare i play-out. Da ricordare l’ammutinamento dei giocatori dopo l’esonero di Galderisi, in conseguenza al quale l’allenatore venne richiamato sulla panchina gialloblu. I play-out per non retrocedere in Serie D finirono con 2 vittorie dei gialloblu (3-0 e 0-1) contro il Tolentino.
La stagione 2005-2006 iniziò con il nuovo presidente Pecorelli e la panchina venne affidata a Carlo Perrone, già tecnico della berretti gialloblu. I risultati non furono entusiasmanti e già alla 4ª giornata il presidente decise di cambiare tecnico chiamando Andrea Chiappini. La Viterbese comunque navigò nella parte bassa della classifica per tutto il girone di andata, poi nel finale di campionato arrivarono i risultati, e la squadra risalì fino ai posti utili per i play-off, sfiorati per pochissimi punti con al termine del campionato una penalizzazione di due punti, per illecito amministrativo.
Nell’estate 2006, a causa dei debiti, la società venne rilevata da un gruppo capeggiato da Gianni Bisanti, che rese possibile l’iscrizione al campionato di Serie C2 e il ritorno alla denominazione di Associazione Sportiva Viterbese Calcio con, alla guida della squadra, il duo tecnico Tamborini e Pochesci e con quest’ultimo che ufficialmente ricoprì la carica di direttore tecnico. Nei primi giorni di febbraio si dimise l’allenatore Sandro Pochesci e al suo posto venne chiamato il tecnico reatino Sergio Pirozzi che per quasi tutto il campionato fece rimanere la Viterbese a ridosso della zona play-off, centrando la salvezza con diverse giornate di anticipo. Da segnalare, nel corso della stagione, il cambio di presidenza che passò, dopo una lunga diatriba, all’imprenditore Alberto Maggini. La stagione 2007 iniziò con un punto di penalizzazione assegnato alla squadra e con l’ingaggio come allenatore di Roberto Rambaudi, famoso ex giocatore di parecchie squadre di Serie A tra cui la Lazio.
La squadra nelle prime partite stentò e i risultati non arrivarono. Dopo alcune giornate in cui la Viterbese era rimasta a 0 punti in classifica e distanziata di parecchi punti dalla penultima, incominciarono ad arrivare le prime vittorie e alla 18ª giornata arrivò a soli 2 punti dalla zona play-out. La squadra retrocesse in Serie D in seguito ai play-out persi con il Viareggio.
Il ritorno tra i Dilettanti
Nell’estate 2008 dopo numerosi fallimenti in Serie C1 e Serie C2 che alimentarono la speranza di un ripescaggio che non si verificò, la squadra fu iscritta nel girone G della Serie D.
Nella stagione 2008-2009 la Viterbese giunge 3º nel proprio girone accedendo così ai play-off, nei quali elimina in casa rispettivamente il Gaeta (2-1) e l’Arzachena(4-1).
Grazie a questi successi si aggiudica l’accesso al triangolare a gironi, dove incontra in trasferta il Chioggia ottenendo un’inaspettata vittoria (0-1) che, sommata alla sconfitta casalinga del Renate (altra squadra del girone) contro lo stesso Chioggia (1-2), la pongono in una posizione favorevole per il passaggio alle semifinali.
Tuttavia la compagine gialloblu deve ancora ospitare al Rocchi il Renate, il quale otterrebbe la qualificazione solo in caso di successo; la Viterbese si trova per 2 volte in vantaggio, ma i lombardi si impongono per 3-2 accedendo alle semifinali e eliminando la Viterbese.
Nei due campionati successivi (2009-2010 e 2010-2011), la compagine gialloblu non riesce a centrare la promozione che consentirebbe il ritorno nel professionisti, concludendo entrambi i campionati al ridosso dei posti utili per i play-off. Nella seconda stagione di serie D, va ricordato il ritorno a Viterbo del bomber Omar Martinetti.
La stagione 2011-2012 inizia sotto i migliori propositi per la vittoria finale del campionato, ma dopo la prima giornata viene esonerato l’allenatore Raffaele Sergio a causa di diverbi con la società e viene chiamato Alessandro Conticchio alla prima esperienza come allenatore. L’11 marzo 2012 il presidente Giuseppe Fiaschetti lascia la presidenza per volare a Londra per la costruzione di “Casa Italia” alle olimpiadi inglesi. Successivamente, il 28 marzo 2012 l’allenatore Conticchio si dimette dopo un campionato vissuto a centro classifica senza particolari sussulti e due sonore sconfitte consecutive: lo 0-4 casalingo contro il Todi e il 4-0 subito nella semifinale di Coppa Italia di Serie D in Campania contro il Sant’Antonio Abate. In sostituzione del precedente tecnico, viene chiamato l’allenatore Oberdan Biagioniche porterà la squadra al nono posto finale, peggior risultato degli ultimi ventidue anni.
La stagione 2012-2013 anche se molto problematica a causa delle vicende legate all’ambito societario, si chiuse al terzo posto del girone E. La squadra partecipa ai play-off ma viene eliminata dal Virtus Castelfranco. Al termine della stagione, la Viterbese rinuncia allo Stadio Enrico Rocchi sancendo il fallimento dell’Associazione Sportiva Viterbese Calcio.
Il ritorno nel professionismo e la vittoria della Coppa Italia di Serie C
Piero Camilli, presidente dell’A.D.C. Castrense, porta a Viterbo il titolo sportivo della sua squadra creando l’A.D.C. Viterbese Castrense.
La stagione, in Eccellenza Laziale, inizia bene con cinque vittorie consecutive e la testa della classifica, ma al primo stop (3-3 in casa de Ladspoli) viene esonerato l’allenatore Claudio Solimina. Al suo posta torna Sergio Pirozzi, la cui avventura sulla panchina gialloblu dura solo quattro giornate, infatti dopo due sconfitte, un pareggio e una sola vittoria, torna Claudio Solimina. Il suo ritorno porta undici risultati utili consecutivi, nove vittorie (di cui una nello scontro al vertice con il Rieti) e due pareggi, e il ritorno in vetta alla classifica. La sconfitta nella finale regionale di Coppa Italia Dilettanti contro l’Empolitana Giovenzano (3-1), non gradita dalla società, unitamente alla prima sconfitta del suo nuovo corso per 5-1 sul campo del Grifone Monteverde, però, porta il tecnico alle dimissioni. A sostituirlo viene chiamato l’ex portiere Attilio Gregori che trascina la squadra a dieci vittorie (nove consecutive), un pareggio e una sola sconfitta, conquistando così la promozione inSerie D proprio nello scontro diretto contro il Rieti, con due giornate d’anticipo.
Nella stagione 2014-2015 la Viterbese arriva seconda nel girone G della Serie D, raggiungedo i play-off nei quali viene eliminata nella quinta fase dal Taranto ai rigori.
Ritorno nel calcio professionistico
Nella stagione 2015-2016, la Viterbese vince il girone G della Serie D e torna tra i professionisti dopo otto anni di assenza, ottenendo la promozione in Lega Pro. Il 5 giugno 2016, poi, la Viterbese vince per la prima volta nella sua storia lo Scudetto di Serie D, battendo il Piacenza.
In Serie C la Viterbese conquista i play-off nelle stagioni 2016/2017, 2017/2018 e nel 2018/2019, anno che sancisce anche la vittoria della Coppa Italia di Serie C
Il nuovo corso: Marco Arturo Romano acquisisce il Club di Via della Palazzina
Il 18 luglio 2019, l’Ing. Marco Arturo Romano è diventato il patron della A.S. Viterbese acquisendone la proprietà. La società nella stagione 2019/2020 ha disputato il campionato di Serie C – Girone C sotto la guida tecnica di mister Antonio Calabro terminando al dodicesimo posto.
Il 22 luglio 2020, dopo la comunicazione ufficiale della FIGC, il club è tornato alla denominazione U.S. Viterbese 1908.
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