Conosciamo lo staff delle Leonesse: Riccardo Pedroli
Chiacchierata con il collaboratore della gestione sportiva delle Leonesse: «Impegno trasversale e H24, ma quante soddisfazioni danno queste ragazze»
Secondo appuntamento del nostro percorso all’interno dello staff della Viterbese femminile: oggi conosciamo il collaboratore della gestione sportiva Riccardo Pedroli. Romano, il prossimo 9 giugno compirà 26 anni, Riccardo è laureato in geologia e sta per completare il suo percorso di studi con il titolo magistrale. Oltre allo studio però la sua grande passione è il calcio e questa estate gli si sono aperte le porte della Viterbese femminile.
Ciao Riccardo, com’è cominciata la tua “storia” con le Leonesse?
«Ho conosciuto il direttore sportivo Andrea Firrincieli ad un master del Coni sul management sportivo. Abbiamo parlato un po’, mi ha raccontato del progetto della Viterbese e mi ha coinvolto dandomi grande fiducia. Per questo non posso che ringraziarlo, e naturalmente anche Veronica Di Cerbo e tutto lo staff, con i quali ho un rapporto stretto e quotidiano. Spero di ripagare il grande credito che mi è stato dato con il lavoro quotidiano, mettendoci tutto l’impegno possibile»
Raccontaci del tuo ruolo
«Diciamo che è un ruolo a 360 gradi, nel senso che mi occupo di relazionarmi con le squadre avversarie in vista delle trasferte, dei tesseramenti e fare raccordo tra società, staff e squadra. Un po’ un tuttofare diciamo, un impegno costante e H24 che porto avanti con grande dedizione e passione»
E’ la tua prima esperienza con il calcio femminile?
«Sì, precedentemente seguivo tramite amicizie il futsal. Poi grazie ad Andrea Firrincieli ho scoperto questo mondo incredibile. Ciò che mi ha colpito di più è la passione delle ragazze, una cosa che mi ha conquistato subito. Si sacrificano tantissimo e si vede ogni giorno quanto credono nel progetto Viterbese. E questo naturalmente vale per tutti i membri dello staff, c’è un’unità di intenti e uno spirito di gruppo incredibile»
Che giudizio dai per questa prima metà abbondante di stagione?
«Positivo, senza dubbio. Come primo anno assoluto di attività non ci eravamo posti obiettivi troppo importanti, focalizzandoci su porre basi solide per un progetto pluriennale coinvolgendo ragazze di esperienza e giovani di grande prospettiva che devono crescere. Credo che indipendentemente da come finirà il campionato, giudico la stagione già ottima e l’obiettivo pienamente raggiunto»
Sul gruppo
«Fantastico, spinto dalla positività e assolutamente solido. Grazie al lavoro di Andrea e Veronica nella scelta dello staff e delle giocatrici è stato creato qualcosa di difficilmente ripetibile secondo me. Il loro primo obiettivo era quello di ricercare dei profili che potessero far sì che si creasse prima di tutto uno spogliatoio unito e sereno ancor prima che focalizzarsi sull’elemento tecnico. E anche questo intento è stato centrato in pieno secondo me. Il gruppo, lo spogliatoio è uno dei nostri grandi punti di forza, anche nei momenti di difficoltà. E questo gruppo è guidato in modo molto valido da una persona disponibilissima e di grande esperienza come mister Artistico. Una grande persona per cui nutro molto rispetto»
Il momento del calcio femminile in Italia
«C’è grande potenzialità e prospettiva di crescita. Credo sia stato imboccato un percorso che porterà alla moltiplicazione esponenziale del fattore di interesse per questo sport. A patto però che vengano considerate tutte le categorie, anche le nostre, quelle regionali. Gli organi preposti, Figc in testa, devono mettere nelle condizioni tutte le componenti di crescere allo stesso modo e permettere alle tante ragazze che vorrebbero giocare di poterlo fare»
A cura di Flavio Grisoli / Calcio in Rosa